Davide Prezzo: come tutto è (s)partito

Non sono mai stata un’amante dei concerti. Prima di stare insieme a Francesco non c’ero quasi mai nemmeno andata. Da quando sto con lui però ho scoperto un altro tipo di concerti: quelli locali. Ho vissuto anni conoscendo quasi solo i musicisti mainstream, quelli che riempiono i palazzetti e hanno una certa fama. Poi ho scoperto la musica locale, i concerti piccoli, i festival, il mondo fatto di birre e salette che vi racconto un po’ alla volta in questa rubrica, e ho capito che il mondo musicale è molto più sfumato e profondo.

Ascoltare canzoni di cui non conoscerai mai l’artista di persona è completamente diverso rispetto ad ascoltare il CD della persona con cui passerai una serata in qualche bar o che imparerai a riconoscere tra la folla anche senza il microfono in mano. Ci ho pensato per la prima volta durante l’intervista di oggi con Davide Prezzo.

La prima volta che ho ascoltato Davide era l’anno scorso: io e Francesco stavamo andando al lavoro abbarbicandoci tra stradine di montagna per raggiungere l’ex base Nato dove lavoriamo. «Senti: questo è quello a cui abbiamo aperto l’altra sera» mi ha detto Francesco inserendo nel lettore CD Agape, l’ultimo album di Davide Prezzo.

Non avevo idea di chi fosse, ma il CD mi è molto piaciuto e mi sono pure scordata di dirglielo quando l’ho visto di persona ai Trentin Music Awards. Ero uscita dallo Smart per non ricordo che motivo e fuori nel buio ho trovato Davide con una sua amica. Forse erano appena arrivati, forse volevano solo un po’ d’aria. «Lui è Davide Prezzo – ha detto Francesco – quello di cui ti ho fatto sentire il CD». Riuscite a cogliere la forza potentissima di questi incontri? Il sentirsi parte di un mondo artistico vivo e pulsante che ti respira attorno sapendo che con gli artisti mainstream non vi capiterà mai. Ecco perché dovete sentire la musica di chi vi sta attorno: siate parte di questa scena.

E proprio per questo sono qui a presentarvi Davide Prezzo dopo l’incipit più lungo mai scritto per questa rubrica!

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Davide Prezzo

Davide suona senza pseudonimi, solo lui e la sua chitarra con il nome che porta da tutta la vita. Una vita che ha da poco toccato i 33 anni sancendo i suoi 23 anni di permanenza in Trentino – Alto Adige. «Mi sono trasferito qui dalla Sicilia quando avevo 10 anni – dice lui senza il minimo accento – Quando sono qui non si sente l’accento siciliano che invece riprendo quando sono giù anche perché a casa abbiamo sempre parlato dialetto». In dialetto Davide ha scritto anche qualche canzone per il progetto Fan Chaabi di cui vi parlerò poi. Ad oggi Davide ha una compagna e due bimbi che hanno ispirato, tra le altre cose, anche la canzone che Davide ha presentato ai TMA come videoclip: Nascere è come morire.

Come tutto è (s)partito

Davide non sa esattamente quando sia nata la sua passione per la musica: «In casa mia si è sempre respirata molta musica, ma nessuno era musicista. Mio padre ascoltava un sacco di musica anni ’70-’80, americana, inglese e italiana di cui tanto cantautorato». Dall’ascolto alla pratica il passo è breve e anche per Davide galeotti furono i corsi delle scuole elementari (alla fine dell’anno faremo una statistica di quanti musicisti iniziano così in Trentino. «I miei primi strumenti veri e propri sono state le percussioni. Per fortuna questa fase è durata poco. Dopo le percussioni ho suonato il pianoforte alle medie e ho cominciato ad avere i primi gruppetti. Tra la terza media e la prima superiore ho scoperto la chitarra e me ne sono innamorato». Davide continua quindi a suonare la chitarra per tutte le superiori e quando arriva l’ora di scegliere il suo futuro si iscrive a ingegneria: «Quando ho cominciato l’università mi sono reso conto che non era la mia strada, ho mollato tutto e mi sono iscritto al conservatorio».

All’epoca la sua carriera di musicista passava soltanto per le mani lasciando a riposo le corde vocali: «La questione del canto è arrivata molto dopo: ho iniziato appassionarmene cantando canzoni italiane di altri artisti e soltanto dopo, verso i 23/24 anni ho cominciato a scrivere le mie»

«Ho iniziato a scrivere per gioco, facendo canzoni sugli amici che si laureavano per regalarle e poi ho iniziato a farlo regolarmente. Scrivere e cantare canzoni è diventato un modo per esprimere cose che non sarei riuscito a esprimere in nessun altro modo»
Davide Prezzo: come tutto è (s)partito
Davide Prezzo
Cantautore
Respirare musica

La musica diventa presto identità, voce e professione per Davide che ne parla come del suo modo di stare al mondo: «La musica è il mio modo di stare al mondo, è il mio vestito. Ogni cosa per me diventa musica: ogni incontro, ogni relazione, ogni esperienza… La prima espressione che mi viene da dare a quella cosa è tramite una canzone». Mentre lo dice vedo la chitarra alle sue spalle e se io scri(vi)vo perché vivo scrivendo, Davide fa lo stesso con la sua musica anche se non riesco a trovare un gioco di parole per esprimerlo (google traduttore suggerisce Mélovie (vie = vita + mélodie = melodia)).

«La musica è il mio modo di stare al mondo, è messaggio, è politica, fa parte di me, del modo con cui dico delle cose ed espongo le idee. La musica è il mio sguardo critico sul mondo».
Davide Prezzo: come tutto è (s)partito
Davide Prezzo
Cantautore

Una vita così intrecciata con la propria passione, Davide la descrive come «un’arma a doppio taglio perché è importante riuscire a separare la persona dal musicista e non è sempre facile». Certo è che musicista e persona crescono insieme, l’uno sull’altro come rampicanti formando sfaccettature complesse che diventano inevitabilmente musica.

«Negli ultimi anni ci sono stai tanti cambiamenti nella mia vita tra cui due bambini – ci racconta Davide – In realtà, anche con loro c’è tanta musica: l’essere padre e musicista sono cose che si intrecciano perché la musica deve essere un gioco, una cosa che ti fa esplorare, divertire ed essere curiosi. In questo senso i bambini aiutano a imparare, a essere curiosi di qualsiasi cosa e, alla fine, chiedere mille perché ti forza a essere più profondo nel vivere la vita».

Progetti musicali

A questo punto ve lo devo dire: non esistono musicisti che facciano una sola cosa alla volta! «Fare una cosa sola sarebbe un problema perché rischi sempre di non farlo più con la stessa creatività e l’entusiasmo. In generale nella vita» ci rivela Davide che ha due progetti principali e varie attività secondarie.

Davide Prezzo è il nome del progetto solista, quello che sta potando avanti come cantautore fedelmente spalleggiato da una squadra di persone: «Io scrivo le canzoni e mi sobbarco le questioni burocratiche e artistiche, però sono sempre accompagnato da amici e amiche musicisti che mi ruotano attorno. Completi saremo in sei, ma abbiamo formazioni diverse in duo, quartetto e band. Siamo un collettivo».

Accanto a questo troviamo i già citati Fan Chaabi, gruppo di musica etnica mediterranea composto da diverse persone: «È progetto a cui tengo molto, in cui canto e suono la chitarra. Facciamo brani del sud Italia, dei Balcani e dell’area mediterranea. Da poco abbiamo cominciato a scrivere brani originali, io ne ho scritti due in dialetto siciliano».

Con il 2023 i Fan Chaabi fanno uscire un disco, Tetraktys, e quest’anno sono alla fase finale del Premio Cesa dedicato alla musica etnica. Quest’estate in luglio si esibiranno in Friuli Venezia Giulia e se ci penso mi fa un po’ ridere un gruppo di trentini che porta musica del sud Italia e del mediterraneo in un festival in Friuli. Se però siete curiosi di ascoltarli vi lascio la loro pagina Instagram dove trovate le date dei concerti di giugno.

Oltre ai progetti musicali, Davide Prezzo si occupa anche teatro collaborando con Alkimiya musical, una compagnia di musical della Val di Non per cui si occupa della parte musicale. «Abbiamo lavorato dal 2022 al Gobbo di Notredame in cui ho anche una parte da attore. Per questo spettacolo ho potuto anche scrivere un brano originale oltre a lavorare sugli arrangiamenti. Il 10 giugno lo porteremo allo Zandonai dopo una decina di repliche in Val di Non e un paio di date a Pergine. Il 20 settembre al Sociale di Tn».

Accanto a tutto questo, non possono mancare le lezioni di chitarra che, come sanno bene i nostri amici musicisti, sono un buon modo per guadagnare qualcosina dalla propria professionalità.

Progetto solista

«Il tutto è iniziato in maniera ufficiale nel 2017 – ricorda Davide parlando del suo progetto solita – allora suonavo principalmente da solo, ma subito dopo ho iniziato con il bassista con cui suono tuttora, Luciano Sorcinelli. Con lui ci siamo esibiti solo con chitarra, voce e basso».

Presto Davide comincia a sentire l’esigenza di allargare la band e in squadra entra Massimiliano Peri, attuale percussionista che all’epoca suonava la batteria. A questo punto il progetto comincia a crescere come una valanga accogliendo la tastierista e voce, Silvia Lo Sapio e, infine, Francesca Endrizzi seconda voce e batteria (Massimiliano si sposta così alle percussioni). Ultima entrata è la violinista Francesca Piazza a completare una formazione ben collaudata di validi musicisti.

«Praticamente è un progetto solista di squadra. Non ci sono turnisti, ma siamo sempre noi»
Davide Prezzo: come tutto è (s)partito
Davide Prezzo
Cantautore

Con questa formazione Davide Prezzo pubblica il suo primo album: Da che parte stai. Il suo disco d’esodio raccoglie le tante canzoni raccolte negli anni un lavoro sperimentale e vario.

«Il 2018 rispetto a ora era un’altra epoca a livello musicale, comunicativo e di social. C’era un mondo diverso, più lento, molte meno pubblicazioni musicali: non era così comune pubblicare musica». Davide invece pubblica e comincia a partecipare a vari concorsi portando a casa qualche soddisfazione: «C’è un concorso in particolare che è andato molto bene: si chiama “Promuovi la tua musica” ed era a Roma. Abbiamo vinto la collaborazione con un’etichetta milanese (fonograph music) con cui abbiamo registrato un brano inedito. Questo mi ha permesso di uscire dal territorio trentino».

La canzone pubblicata in questa sede è Tre, «una delle più importanti per me». A questa canzone Davide lavora con Francesco Adessi produttore che nel 2020 fa uscire questo lavoro non più disponibile sulle piattaforme a causa della chiusura dell’etichetta. Tre è attualmente contenuta, in una nuova versione, nell’album Agape, ma, se siete curiosi di sentirla originale, la trovate nel videoclip girato in Sicilia.

Covid e rinascite

«La canzone riceve dei feedback positivi e stava andando tutto benissimo, ma poi è arrivato il covid a rovinare quel poco che si era costruito in un momento molto stimolante» riferisce Davide riportandomi al 2020. «Allora volevo trasferirmi a Bologna per vivere un pubblico più grande. Ci sono pure andato per tre settimane, ma quando è scoppiata la pandemia sono dovuto rientrare. Peccato perché ero riuscito, in poco tempo, a farmi dei contatti».

Davide Prezzo però non si arrende e riprende a suonare nonostante lo stop. La spinta di fare musica è sempre forte per questo cantautore che si muove nel mondo con la chitarra in spalla. «Da quel momento è cambiata la musica globale. Per me, prima del covid c’era tanta aspettativa per un progetto che prometteva bene. Con il covid c’è stato uno stop e quando è ripartito, anni dopo, abbiamo dovuto ricominciare raccogliendo i tuoi pezzettini. È stato come ripartire da zero».

«Quando succedono cose così importanti come la nascita di un figlio devi fare il punto della tua vita e chiederti se ne vale la pena di continuare con la musica. Per me è stato il momento in cui mi sono reso conto di dover continuare e, anzi, fare sul serio. La musica doveva diventare la mia professione, non qualcosa da fare una a tantum in saletta»
Davide Prezzo: come tutto è (s)partito
Davide Prezzo
Cantautore
Agape

E arriviamo al mio primo incontro con questo musicista: nel 2024 esce Agape: «questo lavoro è frutto di 6 anni di distanza dall’altro disco. Sono anni in cui ho vissuto tanti cambiamenti e sono nate tante canzoni, tanti spunti e stimoli. Sono successe tante cose importanti e questo mi ha portato a fare questo disco».

Agape si compone di 12 canzoni divise in quattro diverse fasi: infanzia, giovinezza, età matura e agape: «l’amore incondizionato al di là del fisico, del possesso, della relazione. L’amore universale per amico, figlio, genitori».

«Questo disco è un percorso verso il raggiungimento di uno stato a cui tutti dovremmo aspirare, che non è tanto la pace quanto piuttosto l’ amore universale»
Davide Prezzo: come tutto è (s)partito
Davide Prezzo
Cantautore

Tutto questo è raccontato nel libretto del CD e del vinile: «Agape è un disco quasi troppo autobiografico. Un disco di cui avevo bisogno. Per me l’emozione di avere in mano un disco è fortissima e ci tengo quindi a stampare anche la musica, non solo a metterla sulle piattaforme».

Prima di lasciarvi andare dopo questo spropositatamente lungo articolo, vi consiglio di sentire Agape in ordine: seguite la strada dall’inizio alla fine.

Per fare questo vi lascio come sempre il canale YouTube e Spotify di Davide Prezzo.

Ci sentiamo al prossimo episodio (prometto che cercherò di essere più breve!)

A presto

Daph

Carta d'identità: Davide Prezzo

Nome: Davide Prezzo

Genere: Non lo so! È difficile. Cantautorato

Attivo dal: 2017

Prima canzone: Mangiafuoco: una canzone che racconta la fine di un amore e l’inizio di una nuova vita.

La gente dovrebbe ascoltarti: Io cerco di creare delle finestre sul mondo, quindi penso che potrebbe essere interessante ascoltarmi per immedesimarsi in un punto di vista che può essere diverso o simile. Ci si può ritrovare nelle storie che racconto, anche in quelle personali e quando succede ti senti meno solo.

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