Lo strudel di Dream a Radio Retebusa

16/10/2025 - Eventi in busa
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Strudel di Dream

Siete abituati a sentirmi parlare di musicisti e di eventi di Radio Retebusa, ma oggi cambiamo tema e parliamo di strudel!

Perché? Be’ perché una radio è anche un vettore di informazione e Radio Retebusa ormai comincia a diventare una delle voci narrative della nostra Busa. Oltretutto questa cosa si sposa perfettamente con una delle mie fisse: fare rete. Il mondo è un posto migliore quando ci si aiuta e se Radio Retebusa vuol fare, ogni tanto, l’amplificatore per eventi altrui, sono giusto felice di accontentarli.

Se però avete ancora qualche dubbio sullo strudel, ve li risolvo così:

Messaggi sullo strudel

Indice

Dream: cos'è?

Tanto per cominciare, mi sembra giusto raccontarvi cosa sia Dream, realtà che ho scoperto in occasione di questo articolo. La prima parola che userei per loro è Accogliente. E se vi capiterà mai di passare ad Arco nella loro sede vi renderete subito conto del perché. Io sono entrata in questa stanza con tovaglie colorate e quadri alle pareti. Sui tavoli fiori decorativi fatti con materiali di recupero e nell’aria quel senso di casa. Ad accogliermi in una mattina d’ottobre è stata Daniela Vassallo, la presidentessa dell’associazione composta interamente da volontari e autofinanziata: «Ci piace la nostra libertà e la nostra intraprendenza e per non avere vincoli ci autofinanziamo» ha spiegato Daniela segnalando che, tra l’altro, fanno parte dei punti Poli con il numero uno.

Tornando a noi, Dream A.P.S è, come scrivono sul sito, «un sogno, quello di un laboratorio dove l’arte culinaria e l’ambiente lavorativo possano permettere l’espressione dei talenti di tutti. Creiamo esperienze dove il mix tra abilità e disabilità, diventa terapia e opportunità lavorativa».

E, parlando di fare rete, Dream punta proprio a questo, a una «tessitura continua e laboriosa di reti collaborative con Enti formativi, Enti lavorativi, Enti pubblici e privati, altre diverse realtà associative, costruendo progettualità comuni e scambiando esperienze e strategie per raggiungere il nostro obiettivo». Quindi anche con noi di Radio Retebusa.

Nel caso ancora aveste le idee confuse, Dream si occupa di persone con disabilità o con difficoltà di vario tipo e ha come scopo l’inclusione lavorativa e sociale di queste persone.

Come? Be’ facendo rete, costruendo percorsi che sappiano promuovere l’autonomia di queste persone, insegnando competenze, incoraggiando l’indipendenza, l’autoefficacia e la consapevolezza di avere un ruolo attivo nella società.

«Ogni persona ha il suo valore, ma spesso è più facile fermarsi sui limiti. Noi famiglie lo sappiamo perché lo viviamo tutta la vita: dietro il muro dei limiti, c’è qualcosa di straordinario e inatteso. C’è il valore dell’umanità e della persona. I nostri figli hanno voglia di vivere la loro vita e viverla al massimo. Queste persone hanno delle capacità e dobbiamo cominciare a riconoscerle e non sentenziare»
Daniela Vassallo
Daniela Vassallo
Presidentessa Dream

Lo strudel trentino in viaggio per Parigi

Ora che vi siete fatti un’idea di chi stiamo parlando arriviamo al dunque: sabato questo i ragazzi di Dream prenderanno l’aereo per la capitale francese. Con loro viaggerà un carico speciale: lo strudel, tipico dolce trentino che i ragazzi hanno imparato a fare. Vi ho raccontato che Dream insegna competenze ai suoi ragazzi e la cucina è una di queste competenze. Prima di partire un gruppo di chef si è prestato all’insegnamento e ha lavorato fianco a fianco con gli utenti di Dream trasformando la cucina in un percorso di crescita e di amicizia. «I nostri chef hanno dimostrato una grande sensibilità – ha raccontato la presidentessa Daniela Vassallo – lavorare coi nostri ragazzi non è da tutti, ma abbiamo visto gli chef emozionarsi con loro in cucina ed è stato davvero un percorso emozionante».

Coi ragazzi a Parigi andranno anche i volontari dell’associazione: «I volontari sono stupendi, lavorano accanto ai ragazzi e si fanno in quattro per loro. In Dream non ci sono educatori, ci sono zii, mamme, nonni, c’è la comunità che mette a disposizione il proprio tempo libero». Tra questi volontari anche Arianna, la più giovane, che ha condiviso la sua esperienza: «Tanti giovani oggi vedono solo il lato remunerativo, ma in questa associazione c’è tanto altro. Qui si dona amore gratuitamente, c’è uno scambio reciproco che scalda il cuore». La cosa più bella della sua testimonianza è stata l’emozione negli occhi e nella voce. Pensate che Arianna passava dalla sede per caso, l’hanno invitata a mangiare un cornetto e non è andata più via. Quindi, nel caso abbiate tempo da donare, un po’ di fame e voglia di avventura, fate un giro in Via Caduti di Cefalonia ad Arco.  

«Dream è una porta aperta, devono entrarci tutte le associazioni del territori: l’oratorio di Riva e di Arco, gli alpini, gli anziani della Fondazione, le Pro Loco, la Caritas, il Comune di Arco, la Comunità di Valle. Dream è la comunità»
Daniela Vassallo
Daniela Vassallo
Presidentessa Dream

Patrimonio dell'UNESCO

E come mai proprio a Parigi? Dovete sapere che la cucina italiana è stata candidata a patrimonio immateriale dell’umanità e la spedizione di Dream in Francia ha a che fare proprio con questo. Martedì 21 ottobre, infatti, al UNESCO Restaurant, i ragazzi di Dream saranno protagonisti nella preparazione dei piatti e nel servizio di sala, mettendo in luce le competenze acquisite nei loro percorsi di formazione e inserimento professionale. Pensate che con loro ci saranno oltre 200 persone, tra ragazzi, educatori e accompagnatori provenienti da una ventina di associazioni italiane. «Oltre al valore gastronomico, Dream vuole sottolineare il vero significato di questa esperienza – ha affermato Daniela – i ragazzi con disabilità, insieme ai volontari, saranno protagonisti non solo della produzione dello strudel, ma anche di un messaggio forte di inclusione, dignità e comunità che porteranno in Europa»

L’iniziativa fa parte dell’evento “Work Inclusion: Talents and Skills in Italian Cuisine” voluta dalla ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli. «Siamo stati scelti dal ministero tra le varie associazioni per potare a Parigi un piatto tipico – ha spiegato Daniela Vassallo – i nostri ragazzi hanno imparato a cucinare lo strudel con l’aiuto degli chef. La ministra Locatelli ha sottolineato che questa iniziativa ha l’obbiettivo di investire nelle persone e valorizzare i talenti di ciascuno.  Invitare i ragazzi a Parigi mette in risalto la qualità e la bellezza della cucina italiana non solo come eccellenza di gusto e tradizione, ma anche come esempio di inclusione».

«Il cibo è un linguaggio universale che unisce le persone ma la vera sfida è che nessuno venga escluso. Vogliamo che questo viaggio accenda l’attenzione pubblica sul tema dell’inclusione e dimostri come il contributo di ogni persona possa diventare una risorsa per la comunità»
Daniela Vassallo
Daniela Vassallo
Presidentessa Dream

Non solo lavoro però, perché i ragazzi si godranno anche un meritatissimo premio: Disneyland. E che dire? Noi da qui non possiamo che essere orgogliosi e fare il tifo per loro.

Come sempre, ci sentiamo alla prossima

Daph

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