Li avete incontrati per la prima volta in questo episodio. Vi ho promesso più volte di raccontarveli e sono passati quasi otto mesi senza che mantenessi la parola data. È tempo di porre rimedio a questo sgarro e parlarvi finalmente dei Maude!
Indice
Su di loro avrei da raccontare non poco (qualcuno mi prende in giro per questa preferenza), ma siccome fingo sempre di essere oggettiva proseguirò con il solito schema e comincio a presentarvi i membri.
Giorgio
Giorgio Santolini, trent’anni, capelli scuri e ricci, lo troviamo sul palco accanto a Luca entrambi con chitarra e microfono sono i fondatori e storici membri della band. Giorgio vive a Pergine e scopre la musica a sei anni: «La mia passione nasce fin da bambino con lo studio del violino a sei anni. Poi, a dieci, sono passato al trombone e a tredici ho cominciato con la chitarra». A 14 anni, Giorgio approda alla sua prima band: «Eravamo un gruppo di amici che suonavano insieme, all’inizio facevamo cover, ma là mancavano grandi qualità tecniche e abbiamo pensato che scrivere canzoni originali fosse più facile che studiare le cover». Questa cosa a Giorgio è rimasta e tra tutti è quello che spinge di più sull’identità più istintiva dei Maude, quella fatta di voglia di fare la propria musica piuttosto che di virtuosismi tecnici.
«La musica per me è quella cosa che ti accompagna tutta la vita, che non ti molla mai, e che c'è in qualsiasi mood mi sento: se sono triste c'è un tipo di musica, se sono felice c’è ne sono altri, ecc»
Giorgio
chitarrista e cantante
Con Giorgio fin dai primi accordi c’è Luca, storico amico con cui Giorgio condivide microfono e chitarra.
Luca
Luca Scartezzini, trent’anni pure lui, occhi chiari, chitarra con strabiliante cavo fluorescente.
Luca eredita la chitarra e gli strumenti dal papà: «Ho cominciato a suonare presto, fra i 6 e gli 8 anni, mi sembra. Essendo stato mio padre chitarrista avevamo già gli strumenti e attrezzatura inutilizzata in casa e mia madre ha proposto a me e mio fratello se volessimo provare a suonare. Così ho preso le prime lezioni». Se a suonare Luca comincia presto, ad ascoltare buona musica comincia ancor prima: «La passione per la musica è cominciata molto presto quando da piccolissimo (4-5 anni) ascoltavo allo stereo le vecchie cassette e i CD di mio padre e mia madre. Si ascoltava sia musica internazionale (soprattutto Beatles), sia italiana come Zucchero o Ligabue».
Al canto Luca ci arriva soltanto dopo: «Ho cominciato a cantare molto più avanti quando, non trovando cantanti per il progetto in cui suonavo, si è fatta di necessità virtù».
«Per me la musica ha sia un significato artistico sia sociale: la musica è una forma di espressione e condivisione, ma, per me, è anche il suonare assieme, costruire un progetto con una visione e degli obbiettivi comuni».
Luca
chitarrista e cantante
A questo punto della storia vi ho presentato entrambi i frontmen della band ed è ora di fare un passo indietro andando a scoprire la sezione ritmica
Eddy
Edwin Degasperi, Eddy per quasi tutti, anni non meglio specificati, basso come superpotere e piedi scalzi come firma artistica. Eddy è un musicista di quelli che starebbero bene in qualche film o qualche libro, uno di quelli che ha studiato musica fin da piccolo e ha viaggiato con la sua musica fino in Olanda. «Ho iniziato a suonare da bambino, a sette anni, facendo un corso di corno. Mi è piaciuto da subito e non ho più mollato portando il corno avanti fino al diploma di conservatorio».
Più tardi, verso i sedici anni, Eddy suona in una band con Luca e manca il bassista: «Io volevo provare questo strumento e mi sono buttato». Quando ho chiesto a Eddy di parlarmi del basso, lo strumento che suona coi Maude e non solo, mi ha risposto che è il suo super potere: «Quando prendo il basso in mano per me esiste solo quello. Il basso fa da ponte tra la batteria e le chitarre e devi essere capace di ascoltare tutti gli altri per suonarlo in modo efficace».
«Per la musica è totalizzante, è la cosa più importante che c'è, la cosa che faccio più volentieri e per la quale sento il tempo che passa. Per me una domenica spesa bene è una domenica passata in studio a registrare o a fare le prove con gli amici»
Eddy
bassista
Eddy approda nei Maude un paio di anni fa, quando Giorgio e Luca si trovano senza bassista e pensano a questo loro amico di vecchia data. «Conosco molto bene Giorgio e Luca e siamo amici da anni, con Luca abbiamo pure fatto le scuole assieme e abbiamo questo legame molto stretto e antico, se così vogliamo dire». È proprio Luca che, inizialmente, propone a Eddy di suonare con lui in un progetto solista per poi approdare alla band che poco dopo acquisisce anche l’altro componente della sezione ritmica: Francesco.
Francesco
Lui lo conoscete già ed è praticamente la nostra mascotte (immaginatevelo mentre brontola per essere stato definito così). Siccome repetita juvant facciamo un rapidissimo recap: Francesco Rossi, 27 anni (da compiere), batterista mercenario e storico per formazione. Fino ai 16 anni era convinto di essere uno sportivo, poi ha scoperto la batteria e se ne è innamorato follemente. Per saperne di più sulla sua storia musicale vi rimando a questo articolo.
Nel frattempo, vi racconto come è finito a suonare anche coi Maude. Era una calda giornata (estiva o primaverile, non ricordo) e noi eravamo a Trento, ad una certa Francesco si gira e mi dice: «Questa band cerca un batterista. Sembra una cosa fica. Magari mi propongo». Io mi sono preoccupata del fatto che potesse non avere abbastanza tempo per star dietro a tutte le band, tutti i progetti, lo studio, l’università e la morosa. Eppure, ci è riuscito e ce lo troviamo a oggi fresco di laurea e con un esame di livello 4 in batteria programmato per luglio all’accademia Lizard.
«La musica è una parte di me, parte di chi sono. Senza la musica sarei un uomo a metà»
Francesco
batterista
E ora che conoscete tutti i componenti della band vi racconto come sono diventati una band!
I Maude
Il progetto nasce nel 2015 da un’idea di Luca e Giorgio: «L’obiettivo era di non mettersi nessuna regola di composizione. – racconta Giorgio – All’epoca c’era Pedro alla batteria ed Emanuele Graiff al basso».
«Stavamo cercando un nome per la band ed eravamo in università. Un nostro compagno ha ruttato e a noi è piaciuto il suono (Mouuuddd) e abbiamo deciso di scriverlo Maude»
Giorgio
chitarrista e cantante
Dal rutto battesimale al primo EP non passa neanche un anno e nel 2017 i Maude fanno uscire Mediterraneo: «Il primo EP ci ha fatto suonare in giro abbastanza e con questo siamo riusciti ad aprire ai Marlene Kuntz e ai Voina». Dopo l’EP, Pedro, il batterista, parte per Zagabria dove studia al conservatorio: «Ci siamo trovati senza batterista e di lì a poco anche Emanuele ci ha abbandonati. Poi è arrivato il covid». Con il mondo in pausa forzata, Luca e Giorgio continuano a comporre e nel 2022 decidono di dare nuovo ossigeno alla band: «Abbiamo trovato Eddy e Franz e la band è ripartita. Abbiamo messo a posto i brani per il disco e abbiamo registrato “Ancora”, album d’esordio, preannunciato dal singolo “Nel mio mondo“. Nel disco ci sono brani abbastanza storici come Alfonso, che la nostra piccola fan base conosce bene».
«Adesso i prossimi passi sono portare in giro questo disco e pian piano scriverne uno nuovo con la speranza che abbia nuove influenze e sonorità rispetto al precedente»
Giorgio
chitarrista e cantante
A questo punto io ho un’ultima cosa da dirvi: ascoltateli! Possibilmente fatelo dal vivo (live spaccano), per esempio li trovate questa sera allo Smartlab tra gli ospiti dei Trentin Music Awards dove troverete diversi ospiti di questa rubrica.
Vi aspetto questa sera alle 21:00 e nell’attesa vi lascio i link di Spoty e YouTube.
A presto
Daph
Maude: carta d'identità
Nome: Maude
Musicisti: Giorgio Santolini (chitarra e voce), Luca Scartezzini (chitarra e voce), Edwin Degasperi (basso), Francesco Rossi (batteria)
Genere: alt rock
Attivi dal: 2015
La gente dovrebbe ascoltarvi: quando si ritrova nei nostri brani per tutte quelle sensazioni che stanno a metà tra rabbia e malinconia e talvolta cazzeggio