Si è svolto nella notte italiana l’All-Star game 2021 della Nba. In una veste totalmente nuova, che ha visto svolgersi tutti gli eventi la stessa notte, per ridurre al minimo il contatto e l’esposizione degli atleti.
La serata si è svolta alla State Farm Arena di Atlanta, in Georgia, location scelta dopo che la destinazione originaria, Indianapolis, ha dovuto rinunciare ad ospitare l’evento (lo ospiterà nel 2024) a causa della concomitanza delle finali della Ncaa (la lega collegiale di basket), previste proprio a Indianapolis.

 

Skills Challenge
Si è partiti verso l’1.00 italiana, con la Taco Bell Skills Challenge, gara di abilità e tecnica, che ha visto prevalere il lituano Sabonis, che ha battuto, in una finale tutta europea, Vucevic. Domantas Sabonis è il terzo europeo a imporsi in questo format, dopo Tony Parker nel 2012 e Kristaps Porzingis nel 2017.
Sconfitti i favoriti Doncic e Paul, quest’ultimo che rimane ancora una volta a bocca asciutta, essendo arrivato alla quinta partecipazione a questa gara, senza però mai riuscire a sollevare il trofeo.

 

Three-Point Contest
La serata è poi proseguita con il Mountain Dew Three-Point Contest, celeberrima gara del tiro da tre punti, che ha visto uscire vincitore Stephen Curry, in una finale decisa solo all’ultimo tiro e vinta 28 a 27, contro il playmaker degli Utah Jazz, Mike Conley. Da segnalare il record all-time per punti segnati in un round, realizzato proprio da Curry, che nel primo round ha raggiunto la cifra di 31 punti sui 40 disponibili. Per il giocatore di Golden State è il secondo successo nella competizione, dopo quello del 2015.

 

Serata Benefica
Tante le iniziative benefiche della serata, dedicata alle “Historically black colleges and universities”, scuole originariamente dedicate ai soli studenti afroamericani e che ancora oggi ne ospitano una gran maggioranza, dalla presenza sui maxischermi a bordo capo di studenti di queste scuole, ai soldi devoluti a una o l’altra associazione a seconda del vincitore della partita, fino a iniziative dei singoli giocatori, che hanno partecipato alla raccolta fondi. Nelle pause della partita, hanno inoltre avuto la possibilità di esibirsi gruppi di ragazzi afroamericani, ballando e cantando.

 

All-Star Game
Un poco in ritardo rispetto all’orario programmato delle 2.30 italiane, è andato in scena l’All-Star Game, nel nuovo format che vediamo da ormai un paio d’anni, senza più la suddivisione tra Est e Ovest, ma con i due giocatori più votati delle due conference che scelgono, uno alla volta come al campetto, la composizione delle proprie squadre. Partita che incomincia subito con le schiacciate di Antetokounmpo, i voli di Williamson e i tiri da centrocampo di Curry, oltre che la solita difesa molto, ma molto leggera.
I primi due quarti finiscono con il Team LeBron in vantaggio di 20 lunghezze rispetto a Team Durant, grazie ad un Antetokounmpo da oltre 30 punti e un Curry un versione 2015-2016.
Nel secondo tempo LeBron decide di riposarsi, senza più entrare in campo, lasciando così spazio alle sfide balistiche tra Curry e Lillard e ad un Beal che per alcuni minuti sembra che veda una vasca da bagno invece che un canestro.
La partita si conclude con un tiro da centrocampo di Lillard, che permette a Team LeBron di battere 170-150 Team Durant, senza troppi patemi.
Mvp della partita Giannis Antetokounmpo, con 35 punti e il 100% dal campo, da segnalare anche i 32 di Damian Lillard e i 28 di Stephen Curry, entrambi con tiri da distanze mostruose, ma che chiudono comunque con il 50% dalla lunga distanza. Dall’altra parte il top scorer è Bradley Beal con 26 punti, seguito a ruota da un Kyrie Irving da 24.

 

Slam Dunk Contest
Nell’intervallo della partita è andata in scena la gara delle schiacciate, quest’anno in forma ridotta con soli 3 partecipanti. Anfernee Simmons, Obi Toppin e Cassius Stanley hanno dato vita a un primo round di alto livello, con punteggi molto simili. È stata così la seconda schiacciata del primo round a decretare i due che sarebbero passati alla finale. Ci riescono Toppin e Simmons, il primo grazie ad una schiacciata saltando sopra 2 giocatori (uno dei due il suo compagno di squadra Julius Randle), il secondo grazie a una schiacciata omaggio a quella del 2000 realizzata da Tracy Mcgrady. Sfortunato Stanley, che non riuscendo nei primi 2 tentativi a eseguire la schiacciata che aveva in mente, è costretto a ripiegare su un’altra meno spettacolare, che non gli vale i punti necessari per qualificarsi. Nella schiacciata della finale il primo a partire e Toppin, che esegue una schiacciata facendo passare la palla sotto le gambe e staccando da poco entro la linea del tiro libero. Simmons risponde con una schiacciata nella quale tenta, senza riuscirci, di baciare il ferro, idea che gli vale il titolo 2021, il primo trofeo per il giocatore di Portland.

 

Si torna a fare sul serio
A fine gara, dopo l’annuncio della prossima città che ospiterà l’evento nel 2022 (Cleveland), il commisioner Adam Silver ha ringraziato i giocatori e tutto lo staff che ha reso possibile l’evento. Ora alcuni giorni di pausa, ma giovedì si ricomincia con le partite, senza poi fermarsi fino al 16 maggio, data dell’ultima partita della Regular Season.

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