Siamo arrivati all’alba di una nuova stagione della MotoGp, si parte domenica 28 marzo dal Qatar, in quella che sembra una delle stagioni più incerte di sempre.

Il campione del mondo in carica, Joan Mir sarà l’uomo da battere, ma la concorrenza è agguerritissima e non resterà di certo a guardare, abbiamo stilato un elenco delle squadre e le rispettive, almeno sulla carta, ambizioni:

Team Suzuki Ecstar:
Non possiamo che partire dal team vincitore del titolo lo scorso anno.
Joan Mir dovrà difendere il titolo vinto nella travagliata stagione passata, che lo ha visto trionfare davanti a Franco Morbidelli e al compagno di squadra Alex Rins. Nei test di Losail, la squadra giapponese si è confermata in forma e molto performante, pur con qualche pecca sul giro secco, sul quale sembra dover migliorare, se vuole evitare ai suoi due piloti di dover partire in mezzo al traffico in ogni gara.
Le differenze tra i due piloti spagnoli sono minime, se Rins vuole provare a impensierire il compagno di squadra deve trovare quel poco di continuità in più che gli permetterebbe di essere maggiormente davanti nei finali di gara. Vedremo come si comporterà la squadra Suzuki, le premesse per ripetersi ci sono, ma anche gli avversari, e non sono pochi.

Repsol Honda Team:
Lo scorso anno è stata costretta, causa l’infortunio del dominatore delle ultime quattro stagioni Marc Marquez, ad un anno di transizione, con risultati che, tuttavia, sono andati migliorando di gara in gara, arrivando anche a centrare un podio con Alex Marquez. Quest’anno si presenta ai nastri di partenza con forti ambizioni, il ritorno del 93, previsto dopo le prime due gara in Qatar potrebbe riportare la Honda ai vertici e indirizzarla verso il titolo, ma anche il nuovo arrivato Pol Espargarò sembra adattarsi bene alla nuova moto e nei test ha dato segnali incoraggianti, che possa essere un outsider?

Monster Energy Yamaha:
Dopo la deludente stagione 2020, che ha ridotto il team principale Yamaha al solo 6° posto della classifica a squadre, superato dal team satellite Petronas, il 2021 vuole essere l’anno del riscatto, i test hanno dato segnali molto positivi e i cambiamenti apportati alla M1 sembrano essere redditizi, nonostante il motore, il vero punto debole della stagione passata, sia rimasto congelato nello sviluppo per questioni regolamentari, la Yamaha sembra essere al livello dei top team, a combattere per il titolo. Il punto di domanda sono i piloti, Maverick Vinales e Fabio Quartararo, che lo scorso anno sono stati molto discontinui, portando quindi a risultati alterni. Lo spagnolo, alla sua quarta stagione con la casa giapponese ha riscontrato problemi di natura motivazionale, con il pilota che, se dopo i primissimi giri non era riuscito a trovarsi tra i primissimi, andava in crisi, non riuscendo più a recuperare e finendo spesso lontano dal podio. Il francese invece, che lo scorso anno in Petronas, dopo le due vittorie nelle prime due gare del 2020, è calato di rendimento, non salendo più sul podio, tranne che per una terza vittoria e finendo più volte fuori dai dieci, per un risultato finale di un 8° posto in classifica, tutt’altro che soddisfacente.

Ducati Team
Il team di Borgo Panigale si presenta al via con una lineup completamente rinnovata, composta da Jack Miller e Pecco Bagnaia, entrambi provenienti dal team satellite Pramac. La stagione scorsa era iniziata con molte aspettative, soprattutto in ottica mondiale piloti per Dovizioso, dopo l’infortunio di Marquez. La stagione, invece, si è poi rivelata molto meno positiva, raccogliendo solo due vittorie e cinque piazzamenti nella top cinque, sommando i risultati dei due piloti, Petrucci e appunto Dovizioso e finendo con un 4° posto nella classifica dei team, risultati molto inferiori alle aspettative.
Quest’anno Miller è chiamato a fare il salto di qualità, soprattutto in termini di continuità, per non essere più un “semplice” cacciatore di gare, ma un contendente al titolo. Per quel che riguarda il suo compagno di squadra Bagnaia, ha vissuto una stagione 2020 con più ombre che luci, cinque ritiri, ma un podio e una vittoria sfumata solamente per un guasto al motore.
I test di pre-stagione hanno evidenziato una Ducati dominante sulla velocità, avendo raggiunto gli oltre 357km/h e molto competitiva sia sul giro secco che sul passo gare, le aspettative sono alte, staremo a vedere!

Pramac Racing
La scuderia satellite di Ducati viene da una stagione cinque podi, ma nessuna vittoria. Entrambi i piloti del 2020 sono passati al team principale, per lasciare spazio a Johann Zarco e Jorge Martin. Il francese viene da un’annata mediocre con il team Esponsorama, vissuta spesso intorno alla decima posizione, ma con l’acuto del podio a Brno, quest’anno, con una moto sulla carta migliore, proverà a fare meglio. Lo spagnolo invece, è uno dei rookie del 2021, protagonista lo scorso anno del mondiale di Moto2 vuole provare a stupire, su una moto che sembra poter essere molto competitiva.

Esponsorama Racing Team
Due rookie, italiani e promettenti alla guida delle moto del team satellite di Ducati, Luca Marini ed Enea Bastianini. Discorso simile per i due, che sono giunti rispettivamente e nello scorso campionato di Moto2, ottenendo tre vittore ciascuno, sono al primo anno, con una moto che può aiutarli a fare esperienza senza troppe pressioni, devono trarne il massimo, ed essere pronti quando capiteranno le occasioni di finire nella prima metà all’arrivo.

Red Bull KTM Factory Racing
Confermato Brad Binder, il pilota sudafricano, vincitore a Brno sarà anche quest’anno titolare di una delle moto della KTM Factory Racing per la stagione 2021, ad accompagnarlo Miguel Oliveira, proveniente dal team satellite Tech 3 e vincitore al gran premio di Stiria e Portimao
Nella stagione passata, la casa austriaca ha sorpreso molto, riuscendo a centrare tre vittorie e innumerevoli podi e dando l’impressione di un miglioramento costante rispetto agli anni precedenti. In questi primi test 2021 invece, si è avuta la sensazione che sia rimasta un po’ troppo ferma. Mentre gli altri team hanno trovato le giuste soluzione, Ktm sembra in difficoltà e ha registrato i peggiori tempi in prova.

Red Bull KTM Tech3
Il team satellite ha perso il suo miglior componente della stagione passata Oliveira, ma in compenso ha ottenuto un pilota esperto come Petrucci, che può aiutarli a crescere e migliorarsi, nonostante la stagione scorsa non abbia ottenuto grandissimi risultati, se non la vittoria a Le Mans. Il suo compagno di squadra sarà il confermato Lecuona, reduce da un non entusiasmante primo anno di MotoGp, ma che con un anno in più di esperienza, potrebbe avere qualche possibilità in più, ma tanto dipenderà anche dalla moto che Ktm fornirà e le premesse, per ora, non sono buone.

Petronas Yamaha SRT:
Per un Fabio Quartararo che parte, direzione squadra principale, c’è un Valentino Rossi che arriva, per fare coppia con il pilota che si è aggiudicato la piazza d’onore nella classifica piloti dello scorso campionato, Franco Morbidelli. Il duo tutto italiano punta a una stagione di alto livello, per replicare le prestazioni dello scorso anno, che hanno visto il team finire al secondo posto della classifica a squadre.
Il veterano e il giovane rampante, così si potrebbe definire l’accoppiata: Rossi arriva dalla sua peggior annata in carriera, complice anche una moto non al livello degli anni precedenti, lo stop causato dal Covid che lo ha tenuto fuori per due gare e un numero di cadute (5), eccessivo per puntare ai piani alti. Ha affermato di voler correre per altri due anni, ma solo se le prestazioni saranno all’altezza e se le ambizioni saranno legittime, la moto è la M1 ufficiale e Vale vuole stupirci ancora.
Morbidelli, al contrario, viene dalla sua miglior stagione finora, con tre vittorie e un secondo posto generale, che sa di rimpianto, visto il brutto inizio di stagione avuto dal romano. Quest’anno punta a migliorarsi, seppur non essendo stato dotato della M1 ufficiale e dare filo da torcere al suo compagno di squadra e alle Yamaha ufficiali.

LCR Honda
Il team satellite di Honda perde il veterano di lungo corso Crutchlow, passato a fare il collaudatore Yamaha per avere più tempo da dedicare alla famiglia. I piloti LRC per il 2021 saranno Alex Marquez, retrocesso dopo l’esperienza dello scorso anno nel team ufficiale e Takaaki Nakagami. Lo spagnolo, durante la scorsa stagione non è riuscito a raccogliere molto, solo i due lampi consecutivi di Le Mans e Aragon, dove ha raccolto due 2° posti, per il resto pochi punti e una moto con cui non è riuscito a trovare il giusto feeling.
Per il giapponese il discorso è diverso, la stagione 2020 è stata un miglioramento rispetto alla stagione 2019, nella passata stagione è riuscito a rimanere costantemente tra la 5° e la 10° posizione. Unica pecca l’aver sprecato in un paio di occasioni la possibilità si salire sul podio, serve più incisività in alcuni momenti chiave.

Aprilia Racing Team Gresini:
Stagione negativa quella del 2020 per Aprilia, Smith ed Espargaro non hanno portato i risultati sperati, anche per colpa di una moto con alcune problematiche, e la casa italiana ha chiusa ultima nella classifica a squadre con poco più di 50 punti. Al via della stagione 2021, i piloti sono il confermato Aleix Espargaro e la “new entry” Lorenzo Savadori. “New entry” perché in realtà ha già corso le tre gare finali della passata stagione, ma di fatto, per lui è la prima stagione in MotoGp, dopo le esperienze in 125, Superbike e MotoE.
Dai test di Losail è emersa una moto che ha fatto grandi passi avanti per quel che riguarda l’aerodinamica e il minor peso della moto, che ha permesso ai tecnici di inserire delle zavorre per bilanciare la moto, con ottimi risultati. Il primo podio in MotoGp non è più un miraggio.

 

Siamo arrivati al primo weekend di gara, lo spettacolo sta per ricominciare, mettetevi comodi e gustatevi lo spettacolo!

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