Pera:
come tutto è (s)partito

Avete mai fatto caso a quante ricette contengano la farina? O l’acqua? O, ancor più, il sale? Più in generale: avete mai fatto caso a quanti piatti diversi si possano combinare con gli stessi ingredienti? Funzionerà così anche con le band? Andiamo a scoprirlo!

La volta scorsa vi ho presentato gli 8 Syntagma, duo di chitarra e batteria, che nelle mie ricette sarà il sale con cui condire i piatti più diversi. Da loro voglio partire per scoprire come possiamo combinare ingredienti diversi per ottenere musiche diverse, a cominciare da Luca Perottoni, in arte Pera.

Se il nome non vi è nuovo: complimenti avete buona memoria; altrimenti andate a ripescare i due pezzi precedenti perché Pera è citato in entrambi. Potremmo dire che è il nostro prezzemolo, almeno per quello che abbiamo scritto fin qui. Chi è dunque il nostro Luca?

Luca Perottoni, classe 1998 (giuro che non faccio apposta a cercare musicisti di quest’anno!), ha un sorriso contagioso e il «superpotere di stare simpatico a tutti» come mi hanno detto quando me lo hanno presentato. Luca comincia a suonare con i Politicamente-Scorretta, anche loro citati nell’articolo precedente. All’epoca suonava la batteria e Francesco Rossi cantava, poi si sono scambiati di posto e Pera è passato al microfono lasciando a Rossi l’amata batteria. Falliti i Politicamente-Scorreta, la carriera musicale di Luca viene quasi del tutto abbandonata, almeno fino al lockdown. «Con il lockdown ho cominciato a scrivere perché la monotonia del lockdown mi ha portato a fare un’analisi personale su me stesso, a capirmi meglio» racconta Pera spiegando come questo processo di conoscenza interiore lo abbia portato a scrivere canzoni. «Avendo i testi, avevo bisogno di qualcuno che li musicasse, che portasse armonia al progetto. Quindi ho chiesto a Francesco che già collaborava con Michele. Io mandavo loro lo screenshot di alcune basi che trovavo su YouTube, e loro producevano un pezzo». Così inizia il percorso di Pera, con un amico d’infanzia che suona la batteria in un duo musicale. «Abbiamo cominciato con un progettino che ci ha permesso di suonare in giro per Trento, poi siamo passati a Suoni Universitari e altri vari eventi». A questo punto al progetto mancava un ingrediente: Riccardo Prandini.

Riccardo Prandini, classe 2000, comincia a suonare a sei anni alla scuola musicale i Minipolifonici di Trento. Per 11 anni, Riccardo frequenta la scuola musicale facendo pianoforte, orchestra, coro, teoria e cultura musicale. Con l’esame finale e la fine della scuola musicale, Riccardo continua a suonare per conto suo finchè Riccardo Folladori, storico amico, lo coinvolge nei Bluribes (già citati pure loro nell’articolo precedete). «Coi Bluribes ho conosciuto Rossi che poi mi ha fatto da collegamento per suonare con Pera (grazie Rossi, cuoricino). A questo punto ho conosciuto Pera e Mick, una sera che ero andato a provare con loro. Non sapevo cosa mi sarei trovato davanti, ma sono rimasto piacevolmente colpito sia dalle persone sia dalla musica» racconta Riccardo. «Rossi lo conoscevo già, Mick mi è stato simpatico da subito, mentre Pera all’inizio non mi ha convinto del tutto. Col tempo però ho scoperto tanti lati buoni e belli di lui». Da quel momento una volta a settimana i nostri ingredienti si sono trovati in una saletta umida per fare prove e per amalgamarsi bene nella nostra ricetta.

Ci sarebbe ancora molto da raccontare su questi quattro musicisti e su questi quattro amici, ma non posso scrivere un altro libro su di loro (l’ho già fatto e lo trovate qui), quindi concludo con lo scopo di questa musica che, come ci spiega Pera, è «quello di trasmettere il mio vissuto. Voglio che le persone possano ritrovarsi in quello che canto, anche solo nelle piccole cose: in una serata al bar con gli amici, nel bere una birra, nell’immergersi nelle pare. Infondo molto di me è in quello che scrivo e questo penso sia il mio maggior pregio: saper essere trasparente. Non mi nascondo anche quando sono pieno di difetti. Con la musica cerco di conoscermi sempre meglio e magari anche di permettere agli altri di conoscermi e di conoscersi attraverso le mie parole».

Siete un po’ curiosi di assaggiare questo piatto? Allora vi lascio qualche link per poterli ascoltare. Intanto vi saluto e ci vediamo alla prossima band.

A presto

Daph

Pera: Carta d’identità

Nome: Pera (NB: non è i Pera perché non sono una band)

Musicisti: 8 Syntagma e Riccardo Prandini

Genere: Indie Pop Rock

Attivo dal: 2021

Prima canzone: Festa da Ragazzi

Da ascoltare per: cercare di ritrovarsi nei suoi testi

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